Nella profonda convinzione che sia giusto onorare le nostre persone, senza distinzioni, abbiamo lanciato Il mese del Pride in Index Exchange, che ripropone i momenti salienti della storia della comunità LGBTQ+ pubblicati nei mass media dell’epoca, al dibattito sul volume Sorella outsider, di Audre Lorde, agli incontri con i sostenitori della comunità LGBTQ+: nel mese di giugno abbiamo intrapreso diverse iniziative per promuovere l’inclusività, l’alleanza, la diversità, l’equità e l’inclusione.
Prima fra tutte è stata la realizzazione di una serie di post sui social, con articoli di The Village Voice e The Blade, giornali che negli anni settanta e ottanta erano in prima linea nella copertura delle notizie relative alla LGBTQ+. Non solo queste importanti pubblicazioni di Stonewall, ma si rivelarono determinanti nel creare un senso di comunità a supporto degli individui LGBTQ+ e della risoluzione delle loro difficoltà.
Parallelamente all’attività social, desideravamo promuovere un dialogo aperto a livello interno. Alexandra D’Sa e Ben Greene, sostenitori della comunità LGBTQ+, sono stati nostri ospiti per parlare di questi temi con i nostri team. Nel primo incontro, Alex D’sa, tra i 100 leader del futuro della comunità LGBT+ di INvolve e cofondatrice di House of Pride, ha affrontato con Samir Chabab, Head of International Marketing and Communications, argomenti quali intersezionalità, creatività e importanza degli spazi queer.
L’intersezionalità e permette di comprendere il modo in cui si formano le identità e il loro potenziale impatto sulle proprie esperienze di discriminazione e oppressione. La conversazione con Alex mi ha ricordato la forza intrinseca di questi concetti. In tutte le comunità, l’esperienza di una persona è determinata dai suoi privilegi, e condividere della propria esperienza di vita, come ha fatto Alex con il nostro team, aiuta a creare una società visibilmente diversificata e più empatica.
Samir Chabab, Head of International Marketing and Communications
Alcuni giorni dopo, Ben Greene, educatore transgender, consulente e noto speaker per TEDx e DisruptHR, ha affrontato insieme a Simone Payne-Powell, HR Lead di Index Exchange, i temi dell’identità di genere e dell’inclusione, e ha raccontato le sue esperienze di transgender.
Le parole di Ben sono una vera fonte di ispirazione. E riesce a raccontare la sua storia con grande sincerità (e la sua profonda conoscenza in termini di identità di genere non è meno importante). Ben incarna il suo autentico sé, qualcosa con cui molti di noi faticano a convivere, e sono convinta che le sue parole siano state di grande beneficio per il team.
Simone Payne-Powell, HR Lead
Pride at Index Exchange, il nostro gruppo di affinità interno impegnato a sostenere i dipendenti LGBTQ+ di Index Exchange, ha inoltre organizzato un incontro su Sorella outsider, una raccolta di saggi e discorsi della grande poetessa Audre Lorde, a chiusura del Mese del Pride in Index Exchange.
Dal libro che abbiamo scelto di leggere alle chiacchierate con Ben e Alexandra, tutto ciò che abbiamo realizzato per questa iniziativa ci ha ricordato quanto sia importante le differenze, promuovere il cambiamento e vivere nel rispetto e nell’amore per se stessi. Indipendentemente dalla propria identità sessuale, il Mese del Pride offre l’opportunità di supportare i propri colleghi con maggiore fermezza, ma anche, e questo è davvero importante, amare di più se stessi, sia nell’ambiente di lavoro che al di fuori.
Azurée Caldwell, Community Specialist
Se desiderate sostenere gli artisti di House of Pride o vi interessa approfondire il tema dell’identità di genere, visitate The HOP Shop o leggete il libro di Ben Greene, “My (Blank) Is Trans. Now What?”. Se invece vi piacerebbe far parte di un team che supporta l’inclusività l’alleanza, alla pagina Opportunità potete trovare le posizioni aperte in Index Exchange.
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