Riepilogo
Sebbene la fine dei cookie di terze parti sia prevista nel 2024 (quando saranno dismessi in Chrome), una grande fetta del traffico web proviene attualmente dai browser Safari, Edge e Firefox, che limitano l’uso di tali identificativi.
Mediavine, che monetizza oltre 8.500 siti web partner di editori in tutto il mondo, ospita 150 milioni di visitatori mensili e gestisce ogni mese 20 miliardi di ad impression. Circa il 40% delle impression andate a buon fine avvengono su browser con restrizioni sui cookie.
L’assenza di cookie di terze parti limita il targeting del pubblico, i controlli relativi all’efficienza (quali la limitazione della frequenza) e l’attribuzione accurata. I marketer tendono quindi a ridurre i bid per le impression, ritenendole meno efficienti nel raggiungere l’audience target. Per Mediavine, ad esempio, i CPM in Safari erano meno della metà rispetto a Chrome.
Data la diffusione di questi browser, l’editore perdeva considerevoli opportunità di monetizzazione.
Soluzione
Index Exchange ha da tempo avviato una collaborazione con LiveRamp per aiutare gli editori a implementare soluzioni di addressability che consentono di incrementare i ricavi e mantenere tassi CPM premium anche negli ambienti in cui i cookie sono soggetti a restrizioni. Leader nella connettività globale dei dati, LiveRamp offre ai maggiori brand, agenzie ed editori di tutto il mondo un’infrastruttura completamente interoperabile con addressability end-to-end.
Mediavine ha sfruttato la capacità di Authenticated Traffic Solution (ATS) di LiveRamp, integrata con Index Exchange, per collegare la sua inventory autenticata a RampID™, l’identificativo di LiveRamp orientato alla privacy e people-based. Questo ha permesso a Mediavine di ottimizzare l’addressability e aumentare la monetizzazione della sua inventory nei browser con restrizione sui cookie, a livello globale.
Risultati
Con RampID nella bid request, Mediavine ha incrementato il CPM del 142% nei browser senza cookie di terze parti.
L’integrazione di ATS con Index Exchange ha permesso a Mediavine non solo di prepararsi a un futuro senza cookie di terze parti, ma anche di ottimizzare fin da subito la monetizzazione a livello globale.
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