I Principali Trend dell’Ad Tech da Seguire Nel 2025

Ecco i cinque principali trend dell’ad tech da considerare mentre si pianificano le attività per il 2025.

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Il prossimo anno si baserà sui progressi trasformativi e sull’innovazione che negli ultimi 12 mesi abbiamo apportato nell’ecosistema dell’ad tech. Il programmatic advertising si sta evolvendo rapidamente e ha un grande potenziale davanti a sé. Che si tratti di affrontare le sfide della TV in streaming in veloce maturazione, di navigare nel panorama dell’addressability senza cookie oppure di perseguire l’incessante ricerca di qualità e trasparenza, assisteremo a una maggior attenzione alla fornitura di maggior valore ed efficienza in tutto il settore. Stiamo entrando nella nuova era del programmatic advertising: la posta in gioco è alta ed è questo il momento di agire.

Pubblicato il 12 dicembre 2024

I principali trend dell’ad tech del 2025

L’advertising per eventi live sarà la prossima frontiera della TV in streaming

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L’asticella della qualità e della trasparenza nella supply chain continuerà ad alzarsi

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L’era senza cookie richiede investimenti immediati in soluzioni alternative di addressability

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Le iniziative di sostenibilità passeranno da nobili aspirazioni a cambiamenti concreti

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L’innovazione dal lato supply porterà un valore maggiore in tutto l’ecosistema del digital advertising

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L’advertising per eventi live sarà la prossima frontiera della TV in streaming

La rapida crescita di quest’anno di eventi sportivi in live streaming, cerimonie di premiazione, notizie e momenti culturali come i dibattiti politici negli USA (contenuto in inglese) ha fatto sì che il settore del programmatic advertising cambiasse direzione per tenere il passo. L’apertura al programmatic advertising dell’inventory degli eventi live ha messo in luce sfide importanti: opportunità pubblicitarie simultanee ma fugaci, interruzioni pubblicitarie imprevedibili, problemi di latenza e sovraccarico dell’infrastruttura nel corso dei picchi di visualizzazione, solo per citarne alcune.

Live event illustration

Data la grande opportunità per gli eventi live, risolvere tali sfide nel 2025 sarà un obiettivo fondamentale per il settore. Le soluzioni di programmatic advertising scalabili per la pubblicità durante gli eventi live richiedono uno sforzo unificato per garantire la standardizzazione e l’interoperabilità lungo la supply chain. Le proposte per migliorare la segnalazione e costruire nuovi protocolli sono già in fase di sviluppo mediante i gruppi di lavoro dello IAB Tech Lab.

Prevediamo che il 2025 porterà un approccio collaborativo del settore all’adozione e al test di questi nuovi standard. Questi sforzi garantiranno che i proprietari dei media possano estrarre il pieno valore dai propri contenuti e che i marketer possano raggiungere un pubblico attento durante questi eventi altamente coinvolgenti. La pubblicità durante gli eventi live non rappresenta solamente un’opportunità, bensì una necessità per realizzare il pieno potenziale del programmatic advertising nella TV in streaming.

Scopri di più sulla pubblicità durante gli eventi live nella TV in streaming →

L’asticella della qualità e della trasparenza nella supply chain continuerà ad alzarsi

Nel 2025, la richiesta di standard più elevati nel programmatic advertising non si potrà assolutamente ignorare. I marketer sono sempre più sotto pressione per le commissioni occulte, per le pratiche poco chiare e le inventory di bassa qualità, soprattutto considerata la proliferazione di siti made-for-advertising (MFA). Con i siti generati dall’intelligenza artificiale che crescono più velocemente che mai, il rischio dei siti MFA continuerà a essere una preoccupazione reale lungo il 2025.

Supply chain transparency illustration

Man mano che i media buyer esaminano con maggior attenzione i propri investimenti, danno priorità ai partner in grado di dimostrarsi responsabili e fornire un valore reale. Le SSP dovranno fare i conti con una pressione crescente per promuovere standard di qualità più elevati ed eliminare i siti MFA dai loro ad exchange. Il prossimo anno ci aspettiamo anche di osservare la crescita del curation compound, in quanto i buyer adottano sempre più spesso questa soluzione alle loro preoccupazioni in merito alla qualità dell’inventory, alla trasparenza e al controllo.

Portare a un livello più alto lo standard di qualità e trasparenza nel programmatic advertising andrà a vantaggio dell’intero ecosistema, migliorando l’efficienza, promuovendo campagne più efficaci per i buyer e garantendo che i proprietari dei media attirino una domanda della massima qualità.

Scopri di più su come sostenere la trasparenza e la qualità nel digital advertising

L’era senza cookie richiede investimenti immediati in soluzioni alternative di addressability

Il tempo dell’attesa è giunto al termine: con il 70% di Internet aperto che già opera senza cookie, il futuro dell’addressability è qui. Poiché i cookie di terze parti continuano a scomparire, al di là dell’approccio di Google alla deprecazione, l’ecosistema del programmatic advertising deve adattarsi velocemente. La facilità e la semplicità di acquistare sulla base di un unico identificatore stanno sparendo.

Cookieless era illustration

Sempre più spesso, l’addressability richiederà un mix di soluzioni basate su canale, formato e normative regionali sulla privacy. Le aziende avranno la necessità di essere flessibili per operare in più modalità simultaneamente: alcune sezioni delle inventory potrebbero essere indirizzabili in modo deterministico attraverso una clean room, per altre può funzionare una soluzione che si basa su browser o sistema operativo come Privacy Sandbox e altre che richiedono un identificatore alternativo come Unified ID 2.0.

Investire in modo proattivo in un portafoglio di soluzioni assicurerà il successo nel mondo odierno incentrato sui consumatori.

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Le iniziative di sostenibilità passeranno da nobili aspirazioni a cambiamenti concreti

La sostenibilità è da anni un argomento di cui si parla spesso e in modo un po’ precario nel digital advertising. Adesso stiamo assistendo a un cambiamento importante nel modo in cui operano le aziende, con un maggior numero di decisioni più ecologiche e una maggior trasparenza sul loro impatto ambientale. L’urgenza di assumere impegni misurabili e progressi tangibili non potrà che farsi ancor più impellente nel 2025.

Ad tech sustainability illustration

Quest’anno è stata la prima volta che la temperatura media annuale ha superato il limite di 1,5 gradi Celsius stabilito dall’Accordo di Parigi. Anche i consumatori sempre più spesso danno peso al proprio denaro, scegliendo di sostenere le organizzazioni che dimostrano un progresso sostenibile. Di conseguenza, i brand e le agenzie per loro conto stanno fissando obiettivi rigidi e chiedono di fare lo stesso ai loro partner pubblicitari.

Puoi aspettarti che questo cambiamento si diffonda tramite la supply chain, in quanto le agenzie valutano i partner in base ai propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio e ai guadagni misurabili: l’impegno a favore di pratiche commerciali sostenibili sta rapidamente diventando un requisito. Via via che sempre più aziende consolidano i propri sforzi, vedremo anche una maggiore collaborazione su iniziative a livello di settore per migliorare l’efficienza nel programmatic advertising, dalla riduzione degli step superflui nella supply chain all’adozione di nuove funzionalità come l’ad podding nella TV in streaming, fino allo sviluppo di nuovi standard.

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L’innovazione dal lato supply porterà un valore maggiore in tutto l’ecosistema del digital advertising

Il settore dell’ad tech è nel bel mezzo di un cambiamento che premia l’efficienza e la creazione di valore autentico. Quest’anno abbiamo già visto come il lato supply possa sbloccare più valore per l’ecosistema attraverso la curation, dimostrando che le SSP sono ben più che semplici facilitatori d’asta o infrastrutture standardizzate.

SSP innovation illustration

L’opportunità d’innovazione dal lato dell’offerta nel 2025 andrà ben oltre. Le aziende possono anche attivare numerose altre soluzioni a valore aggiunto sfruttando l’infrastruttura dal lato supply, dall’intelligenza artificiale e dalle soluzioni algoritmiche ai dati, fino all’attribuzione e alla misurazione, creando una nuova strada per l’innovazione. Con l’accesso illimitato all’inventory, i buyer possono aumentare la portata degli acquisti, mentre i proprietari dei media beneficiano di un aumento della domanda.

Alla fine dei conti, queste innovazioni favoriscono una maggiore scelta su dove attivare il valore nella supply chain o addirittura aggiungere livelli di ottimizzazione sia con l’SSP sia con la DSP, migliorando ulteriormente le campagne pubblicitarie per ottenere risultati migliori in modo più efficente. Questo cambiamento ha il potenziale per rimodellare il panorama del programmatic advertising, ampliando le opportunità, promuovendo l’efficienza e ponendo le basi per la prossima ondata di crescita del settore.

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