Cos’è il GPID e come funziona?
Immagina di voler confrontare i prezzi di un prodotto online, ma ogni negozio utilizza un codice o un nome diverso per lo stesso articolo. Sarebbe difficile capire senza un identificatore univoco se il prodotto che stai visualizzando è davvero quello che cerchi.
L’industria della pubblicità digitale ha affrontato una sfida simile nella gestione degli spazi pubblicitari prima dell’introduzione del GPID (global placement identifier) o “identificatore globale di posizionamento”. Vediamo di capire cos’è il GPID, come funziona e perché rappresenta una svolta per il programmatic advertising.
Il GPID è un identificatore univoco per gli spazi pubblicitari programmatici. Viene assegnato dal proprietario di media ed è riconosciuto su tutte le SSP, consentendo ai media buyer di identificare con precisione le opportunità pubblicitarie e convalidare le transazioni su diverse piattaforme.
È una sorta di UPC (universal product code), cioè un codice a barre universale. Proprio come un UPC permette ai rivenditori e ai consumatori di identificare un prodotto ovunque venga venduto, il GPID offre un riferimento universale per individuare e confrontare gli spazi pubblicitari, sia su una pagina web che in un’app.
La sfida di acquistare posizionamenti pubblicitari senza GPID
Per vedere come funziona a livello pratico, immaginiamo un buyer che cerca di inserire una pubblicità su un sito di ricette.
Prima del GPID, i buyer di spazi pubblicitari non potevano identificare con precisione i singoli spazi pubblicitari all’interno del bid stream, il che significava non avere una visione chiara di cosa stessero effettivamente acquistando. Ad esempio, potevano fare un’offerta per un’impression su una determinata ricetta, senza però sapere se l’annuncio sarebbe stato mostrato prima della ricetta, all’interno del contenuto o in fondo alla pagina.
Inoltre, potevano avere difficoltà a confrontare gli spazi pubblicitari tra diverse fonti di supply. Spesso, la stessa opportunità di posizionamento all’interno di una ricetta poteva apparire su più SSP, portando a bid duplicate e a una spesa inefficiente. Questa mancanza di trasparenza rendeva più difficile per tutti gli attori dell’ecosistema prendere decisioni informate e identificare i supply path più vantaggiosi.
In che modo il GPID garantisce una maggiore trasparenza
Dunque, in che modo il GPID risolve il problema legato alla mancanza di trasparenza?
I proprietari dei media assegnano un GPID ai loro spazi pubblicitari, e le SSP lo includono nelle bid request OpenRTB inviate ai buyer. Grazie all’integrazione del GPID nel protocollo OpenRTB, gli spazi pubblicitari diventano chiari e confrontabili per tutti i partecipanti alla transazione.
Ad esempio, se un proprietario di media ha un’unità pubblicitaria posizionata nell’intestazione di una pagina di ricette, il GPID associato sarà simile a quello mostrato qui: /1234/RecipePage/ads#header
Questo GPID verrà poi incluso nella bid request inviata dalla SSP alla DSP.

A questo punto, il buyer potrà ottimizzare le bid per posizionamenti specifici, come un annuncio altamente visibile in alto alla pagina. Potrà anche valutare con maggiore precisione il valore reale di ogni impression e il prezzo più adeguato ed evitare offerte duplicate, eliminando opportunità identiche provenienti da più SSP.
Vantaggi per i proprietari di media e i buyer
Il GPID porta maggiore trasparenza ed efficienza in tutta la supply chain pubblicitaria, offrendo vantaggi sia ai proprietari di media che ai buyer.
Per i buyer, la trasparenza garantita dal GPID permette di prendere decisioni più informate e migliorare il ROI. Dati dettagliati su ogni spazio pubblicitario, inclusi indicatori di performance come visibilità, la percentuale di clic e il tasso di completamento video, aiutano a ottimizzare le strategie di acquisto per ottenere un inventory di alta qualità.
Dato che il GPID è un identificatore coerente su tutte le SSP, I buyer possono individuare il supply path più conveniente, con il miglior prezzo e miglior win rate. Ciò è fondamentale per ottimizzare il supply path, in quanto consente ai buyer di valutare e scegliere il percorso più efficiente ed evitare di fare bid duplicate attraverso fonti diverse.
Per i proprietari di media, l’adozione del GPID può aumentare la competitività dell’inventory e migliorare i rendimenti, senza richiedere grandi investimenti nello sviluppo del prodotto o a livello di ingegneria. I buyer cercano sempre maggiore trasparenza e preferiscono collaborare con proprietari di media che forniscono dati sui posizionamenti pubblicitari.
Alcune DSP richiedono già il GPID come requisito, il che significa che chi non lo ha ancora adottato rischia di perdere opportunità di domanda. Maggiore visibilità e una valutazione più precisa del valore delle opportunità pubblicitarie possono aumentare la domanda e, di conseguenza, i ricavi. I dati della nostra piattaforma mostrano che i web publisher che utilizzano il GPID registrano CPM superiori del 26% rispetto a quelli che non lo adottano.
Il GPID porta vantaggi all’intera supply chain. Rende i supply path più efficienti, fornendo a tutti i player coinvolti dati più chiari così da eliminare le fonti a bassa performance e ridurre il trattamento ridondante delle impression.
Questi miglioramenti di efficienza si traducono in una riduzione del consumo energetico e delle emissioni di carbonio, dato che sono necessari meno processi sui server e minori scambi di dati. Il GPID contribuisce così a rendere la pubblicità digitale più sostenibile .
Perché è arrivato il momento di adottare il GPID
Visti i benefici evidenti, è il momento di stabilire nuovi standard di settore.
Invitiamo tutti i proprietari di media a implementare il GPID e incoraggiamo le DSP a iniziare a monitorarlo nel flusso delle bid. Con la continua evoluzione dell’ecosistema pubblicitario digitale, prevediamo nuovi casi d’uso per l’analisi delle prestazioni e l’ottimizzazione del GPID in tutte le categorie e gli obiettivi pubblicitari.
Man mano che l’adozione del GPID continuerà a crescere, diventerà inevitabilmente un requisito per le transazioni programmatiche, contribuendo a creare un ecosistema più efficiente, trasparente e sostenibile.
Inizia a implementare il GPID oggi stesso e vedrai la differenza che può fare per la tua azienda. Contatta il nostro team per saperne di più.
Si ringrazia anche Mike Mullin, Product Manager di Index Exchange, che ha contribuito alla realizzazione di questo video.